Ho rifiutato per anni di leggere un autore per un mero pregiudizio, una delle colpe che considero imperdonabili negli altri e nonostante amici sensibili me lo consigliassero vivamente.
Da alcuni mesi sto leggendo romanzi di Simenon quasi con frenesia, identificandomi nei suoi personaggi soli e quietamente disperati.
La sua prolifica produzione sembra non avere prodotto scontati effetti di banalità e ripetitività delle trame. Le vicende, siano esse ambientate nelle periferie di Parigi o nella provincia francese, hanno sempre un sapore di sorprendente novità, una preziosa scoperta di esistenze chiuse nel dolore e nella sconfitta.
Ho finito di leggere Il Clan dei Mahè.
È la storia di un perdente che insegue un chimerico obiettivo di sradicamento dal proprio contesto familiare ed ambientale, accumulando passo per passo nuove frustranti disperazioni sino al dissolvimento finale.
Romanzo bello, con una ritmica narrativa lenta ma avvincente, impreziosita dall'abituale maestria di Simenon nel disegnare compiutamente i profili psicologici di tutti i suoi personaggi, anche quelli minori, sino a comporre un armonico affresco che s'impossessa della nostra memoria.
24 dicembre 2006
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3 commenti:
Bene, bene, bene.
Eliminare i pregiudizi è sempre un bene; dare ascolto agli amici, almeno qualche volta, è anch'esso un bene.
... E scoprire Simenon è, nuovamente, un'ottima cosa.
Ancora buon Natale.
banzai43
Simenon è, a mio umile parere, uno dei più grandi indagatori e conoscitori del cuore dell'uomo. Perfettamente caratterizzati sono i suoi personaggi femminili, con particolare cura ed affetto per le donne "al limite". Nulla sfugge alla penna sensibile dell'autore e tutto arriva direttamente nell'animo del lettore. Consiglio- se posso permettermi- "Lettera al mio giudice" che, insieme al tomo poderoso della autobiografia di Simenon, reputo il più bel libro che abbia letto del grande scrittore.
oceano67
Ho letto buona parte dei romanzi di Maigret e qualche altro titolo.
Consiglio "Il fidanzamento del signor Hire".
Mi associo agli auguri di Buon Anno.
Da un amico di Stefano.
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