13 novembre 2006

La repubblica dei pazzi

Ogni governo ha un proprio stile di conduzione della funzione propositiva ed una specifica connotazione nella comunicazione.
L'esecutivo di Prodi non sfugge a questa regola.
Anzi si può definire un unicum.
Durante la fase dibattimentale della legge finanziaria, il più corposo ed importante atto di gestione politica dell'anno, riesce ad emanare ogni giorno decine di modifiche alla propria proposta, metà delle quali volte a rettificare le norme del giorno precedente, che non erano state proprio benevolmente accolte dalla sua stessa maggioranza oltre che dai settori di volta in volta vessati.
Naturalmente ogni toppa è peggiore del buco e così si accavallano polemiche e rettifiche.
Il risultato è uno sconfortante puzzle di provvedimenti caotici il cui collante è solo, esclusivamente, la feroce determinazione di innalzare il peso fiscale sui cittadini.
Il meglio, il governo ed il Presidente in persona lo realizzano nella comunicazione.
L'assunto è che i cittadini non capiscono la finanziaria perché egoisti, disonesti, malinformati.
Ed anche pazzi.
L'irrequietudine di Prodi non ha ormai confini che la contengano.
Il suo stato di salute psichica pone serie preoccupazioni anche al suo clan. La prossima mossa, assai temuta dai suoi amici, è la nomina della sua bicicletta da corsa nello staff della presidenza del consiglio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo è un Governo che ci terremo(l'eventualità che Prodi sia sostituito da un altro premier non cambierà la solfa)per i prossimi due anni.L'approccio ideoologico e classista alle questioni con una visione della socieà che è una fotografia deformata ed usurata dal tempo non lascia speranze:Cosa si può fare ?
Un'iniziativa di legge popolare che diminuisca il nmero dei parlamentari(negli Stati Uniti sono mi pare 110 Senatori e 427 deputati),l'abolizione delle Provincie come entità politiche che dopo l'stitutzione delle Regioni sono un duplicato inutile e costoso;la non rieleggibilità dopo due mandati;la riforma del sistema previdenziale parlamentare rendendolo omogeneo a quello dei comuni mortali e delle regole attuariali.Bisogna provarci diversamente non se ne viene fuori.
Giacomo

Anonimo ha detto...

Risposta a Giacomo
Ipotesi sagge e taluni provvedimenti erano contenuti nella riforma bocciata dal referendum.
Non se ne esce perchè la politica è troppo frammentata.
La n ostra governabilità migliore nel dopoguerra la abbiamo avuta quando la DC raccoglieva oltre il 40% e faceva le coalizioni di governo solo per convenienza estetica dopo la bocciatura della così detta di comunisti legge truffa.
Lo schieramento di destra offre minori derive perchè composto da pochi partiti. Credo tornerà al governo del paese se saprà trovare un leader più credibile delduo Casini e Fini. E' un'eredità che deve esprimere forza italia e che Berlusconi deve sostenere con convinzione.
Ipotesi? Più Pera o Martino di Tremonti che è un tecnico rancoroso.
Mai Formigoni
Danielone