24 gennaio 2007

L’Italia degli onestoni

Sembra che al Corrierone la guerra per bande stia toccando punte allarmanti.
Giornalisti spiati, computer con il baco, direttori quasi sfiduciati dal Cdr, proprietari l'un contro l'altro armato.
E' anche sfortunata la corazzata di Via Solferino.
Adesso che avevano contribuito a liberare l'Italia dalla dittatura delle Destre, ora che potevano finalmente spiegare alle anime belle il rinascimento del paese minuto per minuto, capita 'sta tegola delle intercettazioni illegali che l'azienda di uno del sindacato dei proprietari ha effettuato in modo troppo dissennato.
Andava bene se rimaneva nel recinto del calcio, ma allargarsi sino alle sacre stanze di Albertini!
E poi le disgrazie non vengono mai sole.
Ci si sono messi anche i repubblicones a fare larvate pressioni sulla procura di Milano perché agisca penalmente contro quello lì del sindacato dei proprietari.
Ma perché tanto accanimento!
Ora che il governo amico stava raccogliendo plausi in Europa per il risanamento economico del 2006, che la missione in Libano scriveva pagine gloriose, che a Caserta era stato scritto il nuovo testamento del riformismo prodiano, alla vigilia di un ritorno al baby-pensionismo previo abbattimento dell'odioso scalone, perché questa storia di veleni e forse anche di poco eleganti interessi concorrenziali?
Io ho una mia idea.
Sono convinto che a muovere tutto sia Ricucci con l'aiuto di Berlusconi e di tronconi dei servizi segreti rimastigli fedeli.
Non sto più nella pelle di poter leggere le quindici paginate di denuncia e inchiesta.
Sveglia, penne valenti, reagite ché la storia del Bel Paese si scrive sempre in Via Solferino!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ora degli spioni, 20 gennaio 2007

Di Telecom Italia, dei suoi spioni e dei suoi mandanti non se ne può più. Un servizio di Report della Gabanelli ha fatto vedere un livello di manutenzione da terzo mondo. L’Adsl arriva dove arriva, se arriva, quando ormai è un servizio indispensabile. Buora, l’ex capo di Tavaroli, l’uomo del tronchetto, è ancora lì. Nonsentenonvedenonparla.
ROSSIIIIIIIIIIIIIIIII! GUIDOOOOOOOOOROSSIIIII!
Dove sei? Sei tornato a fare il consigliere dell’Inter? E del dossier B.Grillo sei venuto a sapere qualcosa?
Dai titoli della Repubblica di oggi: 'Spionaggio, nelle carte Telecom spunta il nome di Tronchetti Provera'. 'Tre amici e adesso il capo'. Dalle ordinanze dei giudici si legge che le logiche che muovono gli spioni Telecom sembrano “beneficiare non già l’azienda, come tale, ma colui che in un dato momento, ne è il proprietario di controllo”. Il tronchetto ha reagito minacciando le vie legali. Contro chi? Contro i giudici? Lo psiconano aveva più classe. Al tronchetto preferisco Riina. Lui non va nelle università e ai convegni a spiegare etica ai ragazzi. Venivano spiati i giornalisti, quei pochi che facevano informazione economica come Massimo Mucchetti del Corriere della Sera. Spiavano il Garante della concorrenza. Spiavano l’amministratore delegato di RCS/Corriere della Sera Vittorio Colao. Prontamente silurato dal tronchetto nel luglio del 2006.
Il direttore lumacone del Corriere Paolo Mieli lascia ogni tanto qualche articolo di bava. Ma si guarda bene dall’affrontare il problema. Il Comitato di redazione del Corriere della Sera esprime finalmente preoccupazione. Quel Corriere di cui Tronchetti è uno dei maggiori azionisti. E la esprime così: ”Il Cdr esprime una forte inquietudine, come ha già fatto in passato, di fronte ai particolari che evidenziano la fragilità che ha caratterizzato il sistema informatico della Rcs”. Il problema è evidentemente tecnico.
Il Governo non può più lavarsene le mani e lasciare Buora alla guida della Telecom. A meno che... A meno che... Ci siano dei dossier anche su qualche ministro. O sul presidente del Consiglio.

(Dal blog di Beppe Grillo)

Anonimo ha detto...

Caro amico,
Ti trovo sorpreso. Come mai? Ambedue sappiamo che l'informazione è potere e, tutto sommato, fare intercettazioni è un modo per avere informazioni, notizie. E di prima mano. Quindi ... tutto nella normalità di un sistema libero, liberale, liberista , etc.
Stranamente hai scordato una personalità che ben conosce il valore delle informazioni riservate e che, probabilmente, ha ispirato e consigliato Ricucci: Fazio! Te lo eri dimenticato?
Ciao. Aspetto il Tuo prossimo "pezzo".

banzai43

Anonimo ha detto...

Credo che l' "imputato" azionista del Corriere abbia avuto l'infelice idea di rivelare un progetto di ripubblicizzazione della rete Telecom attraverso la quale,nei prossimi anni,passeranno buona parte delle informazioni.Una rete pubblica è sempre in grado di dispensare favoritismi e veti,una rete infrastrutturale privata è un ostacolo al socialismo reale.-
Queste a mio modo divedere le motivazioni politiche della faccenda.Sul fatto chge Telecom non abbia perso i vizi del monopolio e non abbia ancora scelto quale deve essere il suo futuro é un problema di quadro dirigente che non credo potrà essere risolto dall'attuale presidente.-
Giacomo.-