06 maggio 2007

Cavaliere, pensi solo al Milan!

Sono in calendario elezioni amministrative di più o meno modesto rilievo ed è ricominciato il tormentone della legge ad personam sull'incompatibilità di Berlusconi.
È evidente lo scopo dell'iniziativa: rappattumare la coalizione più derelitta che la storia d'Italia ricordi al governo, sull'unico tema che la unisce: l'odio per il nemico Berlusconi, il desiderio di cancellarlo anche fisicamente dal panorama politico italiano.
E puntualmente è ripresa la litania del Cavaliere, cui piace apparire agnello sacrificale, perché questo accende il sentimento protettivo del suo elettorato, ed anche degli incerti collocati sul crinale dei due schieramenti.
Proseguiremo a bordate per due mesi e poi il disegno di legge, approfittando delle sacre ferie, sarà messo in un cassetto e ripreso per le Europee o per qualche mega ricatto istituzionale che già si profila all'orizzonte.
La demonizzazione dell'avversario è una caratteristica della sinistra europea, come ha ampiamente dimostrato la vecchia bambinona francese alle presidenziali o come diabolicamente riuscì a Zapatero con l'appoggio degli apparati deviati delle istituzioni alle politiche spagnole.
Ma in Italia, questo gioco non dura lo spazio di una competizione dal 1994 e ha tutta l'aria di continuare sino a che natura provvederà.
Nel frattempo, la capacità di progettare politiche di governo, sia da parte della sinistra sia della destra, è scesa sotto i peggiori livelli democristiani ed il paese vive in un limbo senza prospettive, passando dal peggio al peggio senza soluzione di continuità.

Cavaliere, perché non prova a sottrarre il logoro giochino ai suoi avversari scegliendosi un successore degno (va bene anche la Brambilla, purché abbia più cervello della Segolene) e ritirandosi a vita privata, con l'unica incombenza di fare il presidente del Milan?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che,effettivamente,si debba porre il tema della successione.-
Non sò se i tanti kaimani che ci sono dentro e fuori Forza Italia faranno sopravvivere la Brambilla.-
Rappresenterebbe comunque una discontinuità in un paese in cui gli eletti,dal deputato europeo al consigliere di circosacrizione sono circa 150.000(fonte Il Costo della Democrazia Salvi-Villone).-
Giacomo

Anonimo ha detto...

La successione è necessaria indubbiamente, anche a sinistra, al centro ed alle ali estreme (di qua e di là).

Riuscirò, prima della mia definitiva cancellazione,a vedere al potere una classe politica con età media, diciamo, attorno ai 55 anni?

Sognare non è ancora né peccato né vietato! Così, almeno, credo.

banzai43 (una voce dal basso)

Anonimo ha detto...

Ritorno sull'argomento dopo gli esiti del voto amministrativo.Premesso che Berlusconi ha dimostrato di avere un appeal elettorale eccezionale(quì secondo me ha ragione Ferrara quando afferma che la sua principale forza è questa)solo lui potrà decidere se fare il padre nobile:In questo caso vederei bene Tremonti che tuttavia,dentro Forza Italia,dovrà fare i conti con i ciellini.-Sull'altro fronte più durano al governo più si scannano per il partito democratico e più favoriscono il ritorno del centrodestra.-
Giacomo