12 dicembre 2008

A Milano di questi sindaci si è perso lo stampo

Nel momento stesso in cui l'ex-sindaco di Milano, Carlo Tognoli, ha ringraziato il presidente della provincia, Filippo Penati, dell'offerta di aderire alla sua lista in vista delle elezioni provinciali della prossima primavera. Nel momento stesso, cioè, in cui Tognoli ha detto: "Lo ringrazio dell'attenzione e per le belle parole, ma non sono disponibile ad aderire a questa sinistra". Vale a dire nel momento stesso in cui Tognoli ha aggiunto: "Se Penati avesse voluto fare un gesto per ricordare Craxi, avrebbe potuto dedicargli una medaglia in occasione della giornata della riconoscenza, sarebbe stato un gesto di grande importanza, ma forse avrebbe potuto creargli dei problemi, perché la sinistra non ha mai superato il marxismo-leninismo", in quel momento lì, avendo imparato l'importanza del'etologia soltanto ultimamente, perfino noi abbiamo capito la differenza fra Giuliano Amato, splendido esemplare di roditore, e Tognoli il topolino.

Andrea's Version, da Il Foglio del 12 dicembre 2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non si può mischiare il grano con il loglio;Milano é stata la roccaforte del riformismo socialista da Turati in avanti che é cosa sostanzialmente diversa dal leninismo.-
Che Penati,da furbo ex comunista cerchi il consenso di figure di primo piano del riformismo socialista(Tognoli lo é stato)é comprensibile ma é apprezzabile la risposta che gli é stata data.-
Giacomo

Anonimo ha detto...

"L'intelligenza purtroppo anche quando c'è, non entra in ogni singola crepa". (Dacia Stinsal)

ed ancora

"Anche la vista più acuta cui nulla, se lontano, sfugge è sorpresa, talvolta, come la vanagloria, dall'inciampo che, in caduta, ottenebra la mente". (Ilio Poltic).