25 febbraio 2009

Una fiera già vecchia

Il giro alla BIT di domenica scorsa è stata anche l'occasione per "ammirare" la nuova fiera di Milano. Per chi è stato a Valencia è praticamente impossibile trattenersi dal fare un confronto con la Ciudad de las Artes y la Ciencias. Quest'ultima con soluzioni interessanti, innovative, funzionali, esteticamente belle e soprattutto pulita; la prima è invece tutt'altro che ardita, sembra già vecchia e impressiona immediatamente per la sporcizia che si è accumulata sulle grandi superfici di copertura in vetro. Certo che un architetto che a Milano, una delle zone più inquinate d'Europa, progetta coperture di vetro perfettamente orizzontali (probabilmente con vetrate non autopulenti) una cosa del genere avrebbe dovuto prevederla! Un'altra grande e dolorosa delusione. E a questo punto comincio a temere per l'Expo del 2015. A ridosso della fiera va segnalato un sistema di viabilità incredibilmente complicato (con un'assurda successione di rotonde) e una cartellonistatica paradossale: è eccessiva in quanto a segnalazioni ma carente quanto a contenuti.

dal blog Ali e Radici


Non ho ancora visitato il nuovo polo fieristico, né sono ormai stimolato a farlo, ma non dubito che la testimonianza di Nautilus sia puntuale e credibile.
Per queste ulteriori ragioni, per la sostanziale incapacità della decadente Milano di organizzare eventi che non siano passerelle modaiole, io mi auguro che la rissa su Expo 2015 porti ad una rinuncia a questo folle progetto.
Risparmieremmo palate di soldi che in tempi di crisi epocale potrebbero meglio essere utilizzati, eviteremmo di fare boiate architettoniche come ormai da trent'anni succede, toglieremmo ai soliti noti una ghiotta opportunità da combinare affari per le loro tasche ed infine la smetteremmo con questa fuffa terzomondista che la sindachessa del clan Moratti tenta pervicacimente di propinarci.
PS: lo scandalo delle rotonde (vedi comune di Rozzano), quando porterà ad una fragorosa rotondopoli?

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