18 dicembre 2010

Un Natale a luci spente

La crisi di vocazioni sacerdotali ha ridotto gli organici ai minimi storici in Italia. Per fronteggiare la situazione si è provveduto ad un accorpamento di parrocchie, con una soluzione vagamente federale, ritenendo forse non maturi i tempi per affidarsi a preti extra-comunitari.
Tant'è ma il risultato è sconfortante. Nella mia chiesa, ridotta di rango,le messe hanno subito un drastico taglio tremontiano, la vita comunitaria ne ha sofferto e la casa parrocchiale, senza inquilino è chiusa.
È un segno dei tempi che si preannunciano veramente tempestosi se i messaggeri evangelici dovessero assotigliarsi ulteriormente.

2 commenti:

banzai43 ha detto...

Ma per chi crede, Dio non dovrebbe trovarsi sempre dentro di sé, naturalmente dopo averlo cercato con tutto il cuore?

La situazione della Chiesa spiace anche a me, ma non per senso religioso. Per il ricordo del senso di apparteneza ad una comunità, soprattutto oratoriale, che ho amato da ragazzo.

In amicizia.

banzai43

Anonimo ha detto...

non per addentrarmi in disquisizioni teologiche nelle quali sono un nano malforme, ma il fondamento del Cristianesimo è la missione evangelica che Cristo ha affidato alla sua Chiesa nella persona di Pietro e dei suoi discendenti.D'accordo che la Trinità è la pietra angolare e che la Chiesa è umana ma il mandato è divino. Diversamente si professa una religione naturale o al meglio si è protestanti.