17 settembre 2008

Questa estate ho letto (2008)

I mesi caldi, la spiaggia, il sopore del fare niente, sono notoriamente propizi alla lettura. Quest'anno ci ho dato dentro con gusto e con la fortuna di alcune ottime scelte.

Muriel Barbery: L'eleganza del riccio
In classifica da un anno, quindi mi accosto con diffidenza temendo boiate alla Moccia o alla Tamaro. Libro delizioso, commovente, scritto con simpatica raffinatezza. Un'opera veramente educativa, da tenere fra i volumi che si devono rileggere nei momenti di piattezza esistenziale.

Piero Chiara: Il verde della tua veste ed altri racconti
Per noi che amiamo il maestro di Luino è uno stupefacente reincontro questa operina inedita di racconti. Si ritrovano le atmosfere, il mondo lacustre, il dotto e brioso narratore che affascinò la mia maturità.

Cornac McCarty: Sunset Limited
Dell'autore della Strada. Un'opera breve e possente come una sinfonia. Stile narrativo ineguagliabile. La titanica lotta dialettica fra un demone ed un angelo e la sua amara conclusione.

Georges Simenon: Il Treno
C'è tutta l'abilità narrativa di S., la capacità di fare vivere trame e di impadronirsi del lettore, la triste inesorabilità del compimento del nostro destino di morte.

Sebastiano Vassalli: Dio il diavolo e la mosca nel grande caldo dei prossimi mille anni
Lontani gli anni della Chimera e dell'invenzione narrativa, ma è sempre piacevole leggerlo anche ora che si atteggia ad ecopessimista.

Luciano de Crescenzo: Il caffè sospeso
Che dire? Anche se hai l'impressione di rileggere le stesse pagine dei primi libri è un amico che ti tiene allegro e ti fa amare questa napoletanità di pura fantasia.

Laura Fitzgerald: Colazione da Starbucks
L'iniziazione di una donna iraniana in permesso provvisorio negli Usa al mondo capitalista e la sua ricerca affannosa di un marito che la salvi dal ritorno all'inferno. La grazia dell'autrice riesce a colorare, con pungenti note sociologiche e venature di sensibiltà femminile, una storia forse un po' inverosimile e certamente un po' troppo filoamericana. Esemplare la rappresentazione della comunità persiana trapiantata negli Usa.

Geronimo: La politica del cuore
Pomicino non aggiunge molto al suo precedente libro. Immaginifica esaltazione della taumaturgica capacità di governo politico della DC, nefandezze dei magistrati di Mani Pulite, simpatia per gli alleati di allora. Ma non è mai banale e si legge con una vena di nostalgia per un'epoca della politica in cui i nanetti non erano leader ma portaborse.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao,

fra le diverse letture della mia estate ho incontrato , io pure, sia "L'eleganza del riccio" sia "Sunset Limited".

Concordo sulla qualità: di grande rilevanza.

Con l'occasione mi permetto di consigliarTi:

Ioanna Karistiani: "Le catene del mare", edizioni e/o. V'è poesia, sorpresa, il lavoro come ragione prima d'una vita ... diversa, il replicarsi dei giorni e degli eventi. Così simili e sempre così diversi. Un'altra gemma letteraria da collezionare con i sogni.

Ciao Danielone.

banzai43