21 novembre 2007

Giù le mani da Internet

Col pretesto dei diritti degli utenti si creano solo burocrazie e censure.

Stefano Rodotà, in un torrenziale intervento su Repubblica, sostiene che debbono essere meglio garantiti i diritti degli utenti di Internet, sottoposti alle vessazioni della pubblicità molesta. E’ vero che l’uso spregiudicato dei dati personali da parte di varie agenzie che vendono elenchi di indirizzi e-mail è la fonte di fastidiose intromissioni nella posta elettronica personale. Ma, in realtà, quando si parla di diritti nella comunicazione informatica è evidente che il vero problema è rappresentato da quei governi che agiscono per censurare la libera espressione del pensiero, a cominciare da quello di Pechino, che ha persino indotto o costretto a collaborare grandi compagnie di comunicazione informatica come Google. Rodotà sostiene che i codici di autoregolamentazione affiderebbero ai privati la tutela di un diritto “pubblico”. Per la verità gli interventi statali o sovranazionali in tutela della privacy, finora, si sono solo tradotti in un carico burocratico supplettivo, mentre non hanno per nulla protetto la privacy, evitando ad esempio che le intercettazioni delle conversazioni private venissero pubblicate integralmente sui giornali. Infine l’idea che ad amministrare la protezione dei diritti in Internet sia una specie di Spektre giudiziaria mondiale che Rodotà chiama “global community of courts” fa venire i brividi. Chissà che non ne facciano parte anche gli zelanti sostenitori della sharia al potere in Iran. Qualcuno è disposto ad affidare loro la tutela dei suoi diritti? D’altra parte l’irritazione degli utenti Internet per lo spam ha già spinto le principali compagnie a stilare regole per contrastare il fenomeno, la tecnologia sta elaborando nuovi sistemi di difesa. La felice anarchia degli internauti, nata senza intromissioni statali, è cresciuta a dismisura fino a oggi. Vuol dire che la libertà si espande, e non ha bisogno di tutori burocratici o istituzionali, che come dimostrano i precedenti, sanno solo creare nuove pastoie.


da Il Foglio di oggi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Danielone,
da un po' di tempo si dibatte sul tema della libertà "via Internet". Il Tuo post è interessante. L'ho copiato integralmente e, citandoTi, l'ho riproposto a tutti i miei amici (con l'aggiunta di una vignetta in duplo).
Buona serata.
banzai43