28 gennaio 2011

Gli eterni gattopardi

Mentre la politica italiana si accanisce sul cadavere di Berlusconi, chi per salvare la seggiola chi per vocazione da mozzaorecchi, mentre la giustizia (cfr. relazione della Cassazione) denuncia il tracollo del sistema con qualche apertura ad analisi meno corporative dell'abituale, gli eterni padri della spesa pubblica, il tristo Amato in prima fila, si apprestano a confezionare un ulteriore scippo ai risparmiatori secondo lo stile e la cultura della sinistra marxista. Una patrimoniale di dimensioni inaudite che avrebbe il falso obiettivo di riportarci sotto la linea del 100 nel rapporto Pil/debito pubblico, ma che in effetti acconsentirebbe di riaprire il portafoglio dello stato, rinviare a mai le riforme strutturali e la modernizzazione della macchina pubblica, creare un clima di effimera euforia dei consumi con cui accativarsi il consenso delle plebi assisistite soprattutto nel Sud.
Questa spogliazione colpirebbe i ceti medi, poiché il grande capitale, alleato storico della sinistra, conosce sistemi e metodi per sfuggire alla tagliola.
Effetti collaterali? Tutti compatibili con l'etica politica della sinistra: fuga dei capitali, sterilizzazione dell'iniziativa privata, ritorno dello statalismo economico.
Sarà interessante seguire il dibattito nei prossimi mesi e vedere come gli araldi della democrazia ma anche della spesa pubblica si muoveranno per fare digerire ad un'opinione pubblica imbesuita dai festini del premier e dallo sdegno mediatico lo scippo del terzo millennio.
Scomettiamo che Casini e Fini (Rutelli è un due di picche) riscopriranno le loro antiche radici stataliste e corporativistiche?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scommettere sulle intenzioni spesaiuole di Fini e Casini non vale la pena.-
Piuttosto rimane il rimpianto di una rivoluzione liberale mancata che nel nostro ceto politico probabilmente nessuno vuole.-
In Germania sembra che funzioni l'economia sociale di mercato da noi credo che invece funzioni il mercato sociale senza economia.-
Giacomo

banzai43 ha detto...

12 febbraio 2011.
Dove ti sei perso?
Buona domenica.

banzai43