20 gennaio 2011

Lo sputtanamento contro il puttanaio, ovvero The End

Il paese del bunga bunga e dei piemme piemme.

Il reato di bunga bunga non esiste. Esiste, invece, l’inviolabilità delle conversazioni private. Esiste nella Costituzione, quella carta fondamentale tanto invocata da chi poi la viola ogni giorno a caratteri di scatola. Il quadro sulla vita privata del premier è da sultanato (copyright Giuliano Ferrara). Non è vita privata, se poi paghiamo lo stipendio a Nicole Minetti. È basso impero, basso alquanto. Anche senza tener conto delle parole di Veronica Berlusconi. Le decennali inchieste sul conto del premier sono da repubblica delle banane. C’è un potere militante e irresponsabile (non risponde a nessuno) che si diverte a sovvertire l’espressione della sovranità popolare, da Berlusconi a Prodi, dalle giunte di destra a quelle di sinistra. Questa tendenza antidemocratica di parte della magistratura italiana è ben più grave di qualsiasi bunga bunga e di qualsiasi reato, ma ovviamente non li giustifica di una virgola. Berlusconi s’è fatto male da solo. La Procura di Milano non c’entra. Sarebbe stato sufficiente non assoldare escort di ogni tipo, per evitare lo sputtanamento a mezzo stampa. Questa è la partita finale tra lo sputtanamento e il puttanaio. L’Italia è questa? Sono convinto che sia piena di né né, né sputtanatori né puttanieri. Ci fosse un’opposizione credibile (Renzi, Veltroni, datevi una mossa) si farebbe un boccone del berlusconismo così mal ridotto. Ma un’opposizione seria non c’è. Il Pd non ha nemmeno il coraggio di chiedere le elezioni. Vuole abbattere Berlusconi al solito modo, con i giudici e con lo sputtanamento totale, non alle urne. Berlusconi dovrebbe staccarsi la spina, lasciare a Tremonti e fare, una volta tanto, lo statista. Dubito che lo farà. Ma è finita. Speriamo che il finale non sia quello immaginato nel film Il Caimano. Speriamo che a sinistra qualcuno provi a rifondare, prima che il vuoto venga colmato da quelli che un tempo si chiamavano poteri forti. Ma lì finiremo.

dal blog Camillo

2 commenti:

banzai43 ha detto...

Post amarissimo e largamente giustificato.

EccoVi alcune mie accorate considerazioni.

Mentre, con piccoli spazi giornalistici, un altro giovane italiano muore, tricolore nel cuore e sul corpo, per "dare pace" ad uno sperduto angolo di mondo, politici e giornalisti, anch'essi italiani, ci propinano e ripropinano le "preoccupazioni del premier" o le "sue amorose o amorevoli (come preferite) bravate da vecchio porcaccione alla ricerca di applausi anche per le sue canore capacità (in francese, naturalmente).

Come possano gli italiani accettare 'sto puffo bavoso (la moglie, naturalmente aveva usato accenti più eleganti)quale presidente del consiglio è per me un mistero. Certamente è legittimato a farlo in ragione dei voti ottenuti.

Ma è altrettanto vero che l'Italia non ha un regime monarchico ove un re, pur pazzo, mantiene il trono.

La situazione al momento è quella che ci costringe a tenerci un ammalato dongiovanni, disgraziatamente pervenuto alla politica in uno stato (la minuscola è voluta) dove la giustizia è sempre rossa, eversiva e ce l'ha con Lui in ogni momento.

E la tragica situazione descritta, che da molto tempo ha ingessato la politica con la P maiuscola, è destinata a restare tale per chissà quanto tempo se è vero, come pare sia vero alla luce dei fatti, che l'opposizione (quella apparente può chiamarsi tale?)è incapace, litigiosa, inconcludente, spaventata, demagoga ... etc. ...

E dovevamo festeggiare il 150° della Nazione!

Che peccato, che tristezza.

Vergogna!

Povera Italia. W l'Italia.

banzai43

Anonimo ha detto...

Purtroppo la situazione é fotografata nella sua realtà.-
Come se ne esce politicamente?
Solo se Berlusconi si convincerà a fare un passo indietro;facile a dirsi difficile a farsi.-
Ricordiamoci di quando Santoro e Costanzo volevano Rete 4 praticamente senza pagarla.-
Penso che questa sinistra ex comunista,lui fuori dalla politica,lo massacrerebbe proprio sugli interessi economici.-
Di questo credo che Berlusconi sia ben consapevole e le ipotesi di SkY che entri nel digitale terrestre,sostenuta dal terzo polo e dal Pd,affrancano questa tesi.-
Per Banzai : ricordarsi di come trattarono Craxi.-Purtroppo da Mussolini in poi ci si avventa sempre con rancore e crudeltà contro gli sconfitti.-
Vogliamo veramente festeggiare i 150 anni?Diamo attuazione alle tesi di Catteno,solo così credo si potrà far tornare l'interesse per la politica e le ragioni della coesione sociale.-
Un ceto però che sogna di fare il sultano non lo vedo adatto.-
Dice niente che il terzo polo boicotta il tentativo di federalismo fiscale,cosciente che i voti li prenderà al centro-sud dove sono abituati(la classe dirigente)a lacrimare a comando sul povero sud e descrivere lo stato patrigno pur di strappare soldi?
Ed il PD,per definizione pro
spesa pubblica comunque e dovunuqe non stà forse tentando(Chiamparino)sul federalismo municipale di indurre Bossi a cambiare cavallo?
Troppe le questioni che si intrecciano e tutte depongono a favore di un disfacimento del biupolarismo per tornare alle vecchie abitudini spendaiole.-
Speriamo solo che la Lega si tengra stretto Tremonti e che non rompa il patto col Berlusca.-
Giacomo