22 ottobre 2007

Alla fine della corsa

Stop. Basta. Con il ritardo di un anno, inframezzato da una fortunosa e sviante notte magica ad Atene, la carovana Milan ieri ha alzato bandiera bianca.
Una sconfitta in casa, sebbene con una delle ultime, l'Empoli, non è una tragedia, come dice il commediante Mauro Suma. Un inizio di stagione disastroso come quello di Radice, presidenza Farina, è invece il referto di una diagnosi impietosa. La squadra è finita con i suoi ex-fuoriclasse ormai affannatti dagli anni, con il caravanserraglio di brocchi e brocchetti comprati nell'ultimo triennio, con le turbe mentali di un portiere da psicanalista, con un allenatore incapace di inventare non dico un gioco ma un semplice schema. La società è finita in una marmellata di marketing paesano, sempre più lontana dal core business sportivo, sempre più vicina allo sputannamento commerciale, al bla-bla televisivo cucito con il nulla, alle millanterie patetiche di un pelato strappato alle antenne televisive.
Quando si butta ai maiali la perla di una squadra che sino ad Ankara ha incantato il mondo, quando ci si fa trovare con il dito impiastrato di marmellata nel tentativo infantile di imitare un genio della truffa come Moggi, quando si tenta di trasformare un'impresa sportiva, che deve rispondere a puntuali dinamiche di rinnovamento, nell'album Panini delle vecchie glorie, succede tutto quello che ci ha propinato l'estate /primo autunno dell'anno di grazia 2007.
Se il fato ci fosse benevolo, ora sarebbe bene uscire dalla Coppa Europea ed andare a vedere la volontà di rifondazione della proprietà, della real casa di Arcore.
Perché la sensazione è che in villa ora comandi la figlia, che poco apprezza le dissolutezze senili del padre, specie quando queste intaccano il portafoglio ereditario.
Leggiamo le carte e se futuro gramo ha da essere, pazienza.
In fondo anche con Farina abbiamo visto in B il meraviglioso Milan di Castagner dare spettacolo.
Va tutto bene, tutto meglio di questa spocchiosa accozzaglia di indolenti ex-atleti.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente perdere con l'Empoli in casa in sè non è un dramma;prestarsi per esempio al giochino che se Del Piero non rinnovava con la Juve il Milan poteva essere interessato,manifesta una situazione societaria e sportiva per lo meno confusa.Che nella real casa adesso Marina tenga il timone è un'idea interessante;vedremo nel prossimo futuro se ha fondamento.-
Giacomo

Anonimo ha detto...

Amici miei carissimi, rossoneri e no.
Da vecchio milanista sto tossendo.
Respirare i gas di scarico dei nerazzurri fa proprio male alla salute.

Un saluto.
banzai43

Anonimo ha detto...

Che dire? Niente di più, solo sperare, o sparare, solo a zero, ovvio...
In fondo, finchè si vince ha purtroppo ragione lo zio fenster, ragione certamente immeritata ma guadagnata su scampoli di campo. Certo, la curiosità di vedere come la proprietà ha intenzione di programmare il futuro c'è, ma le premesse non sembrano molto invitanti.
D'altronde, finché il raggiungimento di un quarto posto a distanza siderale dalla vetta e un quarto di finale di coppa rappresentano dei successi stagionali, prevedo tempi burrascosi.

Marco

TheSteve ha detto...

Condivido che mercoledì è la prova del nove. Se si affonda sotto i colpi di Lucarelli & Lucescu, è il capolinea del Jurassic Park di Milanello. Se invece i dinosauri alzano per l'ennesima volta la testa, vuol dire che il tunnel è ancora lungo e buio. In un caso o nell'altro, a gennaio o a giugno dell'anno prossimo, ci sarà da tirare una bella riga e cominciare da zero (o quasi). Auguriamoci solo di chiudere in gloria, portando a casa il coppone giapponese.

cassinolazio ha detto...

calma e sangue freddo. Stasera ho visto il milan vincere contro Lucarelli e C: si parlerà quindi di resurrezione
avevo detto che nonostante Ronaldo il Milan era pronto al torneo delle vecchie glorie: credo ci si possa consolare con il fatto che gallina vecchia fa buon brodo, l'esperienza eccetera eccetera.Tanto sono cento e rotti anni che perdo..

Anonimo ha detto...

Dopo ieri sera non cambia nulla. Gli ucraini si sono dimostrati una delle squadre più ridicole venute in Italia eppure hanno fatto ballare la difesa del Milan sino al 3-1 liberatorio.
danielone

Il Geco ha detto...

....Portiere, centrale difensivo, difensore laterale sinistro, centrocampista che salta l'uomo, attaccante forte fisicamente, allenatore .....ho dimenticato qualcosa?

TheSteve ha detto...

Sì, il Presidente :-)

Il Geco ha detto...

....Lo so che sono una spalla perfetta....