21 luglio 2010

A quando l'outing di un magistrato?

I più attenti forse ricordano che qualche giorno fa c’è stato lo sciopero dei giornalisti italiani, l’ennesimo. Non entriamo nel merito, non abbiamo un'opinione, però siamo curiosi di sapere se contro la legge bavaglio abbia scioperato quel signore vicino all’età della pensione, sindacalista viscerale, che al Mondiale appena entrato Lippi in sala stampa dopo la disfatta contro la Slovacchia ha esordito così: “A nome di tutti vorrei ringraziare per i momenti vissuti insieme”. Sicuramente il momento più basso del giornalismo sportivo mondiale.
Probabilmente ha scioperato perfino il suo collega, altro eroe, altro cronista guerriero sempre in prima fila per difendere la libertà di stampa, quello che ha dato l’ultima mazzata all’ex ct: “Marcello, complimenti per il tuo coraggio nel prenderti le responsabilità”. No, non eravamo su Scherzi a parte. E' la stampa italiana, bellezza. E notate che Lippi era al suo ultimo giorno come allenatore, per cui almeno in quella situazione una domanda scomoda la si poteva fare. No, i nostri eroi hanno lasciato che il fallimentare c.t. prendesse in giro un giornalista ugandese reo di avergli fatto una domanda su Totti.
Una pattuglia dell'esercito dei giornalisti scomodo si esibirà oggi a Milanello, con una strategia non dissimile dai colleghi di Appiano e Trigoria. Felici di esswere smentiti dai fatti, dubitiamo che in conferenza stampa sentirete le seguenti domande:
a) Perché mai non cedete almeno 20 per cento del Milan investendo i soldi incassati in acquisti?
b) Come mai non siete riusciti a piazzare nemmeno uno degli undici giocatori in scadenza fra un anno? L’Inter si è liberata di quasi tutti i pesi morti, perfino di Quaresma (non ancora di Burdisso e Mancini)...
c) Come si spiega l’acquisto di Daminuta, uno che in Romania ha giocato 42 minuti in 19 gare, uno che è stato mandato nella seconda squadra in un momento dove la Dinamo non aveva nemmeno un difensore centrale di ruolo? Che ci fa Daminuta al Milan? Sapete che il ragazzo non sa se fare il centrocampista oppure il difensore? Il suo ex allenatore glielo aveva chiesto, lui ha risposto "Mister, non saprei che dire"...
d) Sapete di aver vinto un solo scudetto negli ultimi undici anni?
e) Signor Presidente, ci può confermare che lei stenta a investire per non dare la possibilità all’opposizione di partire con il bolso discorso “Lui pensa al Milan mentre il paese è in crisi”? E come mai si cura di quello che dice l’opposizione, proprio su un argomento di così poco conto? Uno qualsiasi dei vari scandali vale di più dell'ingaggio (teorico) di Dzeko...
Ecco, sarebbe bello sentire queste domande. Ma non accadrà. Vi chiederete forse perché, se facciamo tanto gli eroi, non andiamo a gridarle noi le domande. Risposta semplice: noi non lavoriamo per un quotidiano, nessuno ci paga per fare domande scomode o anche solo domande. E quando le facciamo, visto che spesso non resistiamo alla tentazione, il giorno dopo vediamo il lavoro (gratis) sfruttato dagli stenografi (con stipendio). E poi i grandi giornalisti con la schiena diritta (…) non ti difendono mai, anzi, si dissociano, iniziano a ridere se vieni attaccato dal Lippi di turno, come dire: “Guarda questo, viene qui a creare problemi, viene lui a fare domande, ben gli stai”. E’ accaduto mille volte e accade tuttora, quelli che scioperano sono i primi a farlo: oggi a Milanello sarà pieno di gente che aspetta religiosamente lo stipendio senza mai rischiare.
Qualche anno fa, ad Appiano Gentile, dopo l’eliminazione nei preliminari della Champions contro l'Helsingborgs, Lippi si presentò per dire che non si dimetteva, che si era preso tre giorni liberi per andare con la barca e che il mare era bellissimo. Chiedemmo, noi: “Scusi, ci interessa poco, semmai vorrebbe dirci se è vero che rimane solo per via dei soldi?”. Lui ci guardò male, gli altri si sentirono imbarazzati, ma un collega mise subito le cose a posto: ''Mister, da dove si riparte?''. Anche lui ha scioperato, per la libertà di stampa. Pure quelli che danno alla Juve mille nomi in arrivo, se abbiamo fatti i conti siamo a quota 100 nomi nell’ultimo mese: peccato non sia arrivato ancora nessuno e nessuno arriverà. Dalla lista mancano solo Cruijff e Rensenbrink, per il resto ci sono tutti.
E cosa dire della conferenza stampa di Del Piero, considerato dalla stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri la zavorra numero uno? Andate sul sito di Tuttosport, tutti i lettori in coro a sostenere che fino a quando ci sarà lui la Juve non vincerà mai. Risultato? Titoli su Del Piero che ha detto 'Vinciamo tutto', Del Piero che ha detto 'Oggi è sabato', Del Piero che ha detto 'L’anno ha dodici mesi'. Del Piero dovrebbe ritirarsi, ma qualcosa al calcio ha dato. Questo tipo di giornalismo invece dal calcio ha solo preso. E non si ritira mai. Al massimo sciopera, sempre a ridosso del fine settimana.


di Dominique Antognoni, in esclusiva per Indiscreto

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