23 febbraio 2007

Ho letto Cavina

Nel paese di Tolintelsac, di Cristiano Cavina.

Autore giovane, alla seconda prova, dotato di una simpatica verve descrittiva.
Narra le storie della sua famiglia e del paese natio.
Prevale il gusto della pennellata arguta, l'abbozzo di figurine amabilmente riviste dietro le lenti del ricordo struggente, l'amore per le atmosfere del paese natio, ma fatica ad emergere la capacità di ricomporre i bozzetti in una struttura narrativa unitaria.
Un po' come i film ad episodi del cinema commediale italiano degli anni '60, talora piacevoli ma mai organici ad un tema.
Eppure il libro si legge con gusto ed anche con l'emozione della riscoperta di sensazioni che accomunano tutte le infanzie ingenue ed incantate.
Io attendo Cavina alle prossime fatiche.
Se acquisterà spessore di narratore, sentiremo spesso di lui nei prossimi anni.

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