27 giugno 2007

Il futuro che verrà

Noi, che abbiamo letto come con Veltroni il Partito democratico potrebbe passare dal 23/25 per cento al 35/36, perché la zona che oscilla tra i Poli pesa il 14 per cento. Noi che abbiamo letto come il 23/25 di oggi sia formato dal 18/19 di elettori di Ds e Margherita, dal 2 per cento di “altri partiti” e dal 3 di indecisi o astenuti, e come il potenziale apporto di Walter potrebbe assommare un +5 di elettori della coalizione di centrosinistra che attualmente non voterebbero Margherita o Ds, un +1 della coalizione di centrodestra, un +2 di altri diessini o della Margherita stessa e un +3 di astenuti/indecisi, così da arrivare a quel +11 che sarebbe il totale potenziale dell’apporto personale di Walter al Partito democratico, che passerebbe appunto dal suddetto 23/25 al suddetto 35/36. Noi, dicevamo, non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscere in Renato Mannheimer, l’uomo strapagato per farsi le pippe, il nostro perfetto modello di vita.

Andrea's Version, sul Foglio di oggi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il fatto che Mannheimer sia stato in gioventù componente di Lotta Continua(anche lui!)non depone per una sua obiettività.-
Il circuito mediatico ha già creato il mito,non credo possa durare molto.-
Spero soltanto emerga con sempre maggiore chiarezza e consapevolezza la contrappozione, che è nei fatti, tra ceti produttivi e ceti parassitari sperando che i primi siano maggioranza.-
Giacomo