30 aprile 2008

Poeti: Umberto Saba

Contovello

Un uomo innaffia il suo campo. Poi scende
così erta dal monte una scaletta,
che pare, come avanza, il piede metta
nel vuoto. Il mare sterminato è sotto.

Ricompare. Si affanna ancora attorno
quel ritaglio di terra grigia, ingombra
di sterpi, a fiore del sasso. Seduto
all'osteria, bevo quest'aspro vino.

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