07 aprile 2008

A sei giorni dal voto

Domenica finalmente si voterà. Non è malcelata attesa dell'esercizio del diritto democratico di opinione politica, ma il sollievo di vedere finalmente finita questa baracconata di campagna elettorale.
I due maggiori partiti hanno firmato un patto di non agressione, eliminando dai programmi ogni riferimento ai problemi reali del paese. Con ciò, hanno lasciato posto ai teatrini ed in questo esercizio il Cavaliere, come ben sappiamo da qualche anno noi tifosi del Milan, è maestro insuperabile. A sentire le sue gag e le eterne promesse sono pieni i palazzetti. Grande comunicatore, forse di grana grossa ma ideale per un popolo ubriacato dai grandi fratelli e dalle isole dei trombati.
Walter, il sindaco di Marte, è sempre più frastornato. Sembra il vecchio Caltagirone. In ogni piazza chiede: "A Fra' che te serve?".
"Annienteremo in tre mesi la mafia e la camorra", "Daremo mille euro di stipendio minimo", "Distribuiremo il bonus bebè, quello spesa, quello del dentista", "Aboliremo le tasse".
Dice che ha raggiunto gli avversari.
Auguri all'Italia. Se sarà vero, festeggeremo tutti per un anno.
Nel frattempo la Destra si agita, gli Arcobaleni sono scomparsi, ed ai comizi della lista più pazza del mondo i cretini di sinistra lanciano uova e sassi per sentirsi ancora vivi.
Come finirà?
Faccio una previsione azzardata ed al solito sbagliata.
Record di non votanti e vittoria del Berlusca alla Camera.
Per il Senato decideranno i presidenti di seggio.

1 commento:

Il Geco ha detto...

"Vota Antonio, Vota Antonio, Vota Antonio.
Vota Antonio La Trippa!
Vota La Trippa!
Vota La Trippa!"
"Al sugo!"
Principe Antonio De Curtis, "Onorevoli" - 1963 oppure.....