20 febbraio 2008

Da Cossiga a De Mita, affettuosità fra ex Dicci

Il senatore a vita, Francesco Cossiga, ha inviato una lettera a De Mita: «Esimio Onorevole, da lunghissimo tempo ormai i nostri rapporti si sono definitivamente deteriorati e si sono non interrotti, ma rotti. Ma Lei rimane pur sempre per me uno dei leader più prestigiosi e intelligenti della Democrazia Cristiana e in essa della Sinistra di Base, anche se pessimo segretario politico e ancor peggiore Ministro e Presidente del consiglio: una versione moderna e democratica del clientelismo meridionale. Lei rimarrà sempre nella storia politica del Paese e in particolare in quella della Democrazia Cristiana». «È ingiusto - aggiunge il presidente emerito della Repubblica - che non la vogliano ricandidare! Non immiserisca però questa Sua figura, La prego - anche a difesa della dignità di tutti noi democratico-cristiani -, insistendo per essere candidato nel Partito Democratico che non La vuole. E, La prego! non scivoli nel patetico e nel ridicolo, dando vita ad una piccola e fasulla lista campana! Caso mai, in cambio, si faccia dare... qualche Asl», conclude Cossiga.

Veltroni va giù con la scure. Per ora a farne le spese sono i margheritini e Visco che è elettoralmente una disgrazia e semmai verrà buono dopo per il governo. Fra le vittime anche
Benvenuto, padre da tre legislature dell'incompiuta riforma delle popolari.
L'Obama de noantri è coerente con il suo programma di cambiamento. Se volesse provvedere anche a ritirare la Melandri, la Turco, la Bindi, concambiandole con qualche giovane passionaria, amici o nemici gliene saremmo vivamente grati.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo ad un'unica condizione. Che le giovani siano carine e, almeno in linea di massima, possano piacere anche a Berlusconi. Così facendo, in caso di necessità, le larghe intese sarebbero indubbiamente meno irte di ostacoli.

W la libertà, W la Repubblica,
W l'Italia.

banzai43

Anonimo ha detto...

Gli ex dicci non accetano la marginalizzazione indotta da un sistema bipolare che tende al bipartitico ed allora faranno di tutto per essere ago della bilancia e per impedire - eventualmernte - le larghe intese.-
Vedremo che consistenza daranno loro gli italiani.-
Giacomo

Anonimo ha detto...

Meglio belle e sceme che delle brutte che fanno solo danni
elius

Anonimo ha detto...

C'è in giro una certa euforia, sembra che questa volta qualcosa possa cambiare davvero. Veltroni e Berlusconi per ora stanno facendo benino (a dire la verità il Cavaliere avrebbe fatto miglior figura a scaricare Casini sin da subito anziché attendere che fosse quest'ultimo a dire di no). Ma io mi fido poco. Vedremo le liste e leggeremo i nomi dei candidati, vedremo soprattutto i programmi. Poi, chiunque avrà vinto, basteranno i primi cento giorni; lì vedremo se ci sarnno trucchi e se caleranno le maschere.

cassinolazio ha detto...

Concordo sulle cariatidi da lasciare a casa: l'importante è che poi non si faccia come in passato , prendendo una presidente della Camera che poi è diventata attrice ovvero una pornostar fatta diventare onorevole. E poi De mita dice: conta l'intelligenza, mica l'età. Già ad avercela, l'intelligenza!

Anonimo ha detto...

Ieri sera ho visto un pezzo della trasmissione "Otto e Mezzo" con De Mita quale ospite d'onore (francamente non pensavo che a La7 potessero scivolare cosi' in basso!). De Mita non mi scandalizza, lo conosciamo bene, ha 80 anni e per fortuna Veltroni non lo vuole in lista (ma metteranno in lista Veronesi, figura di grandissimo prestigio, ma che di anni ne ha 83). Mi ha invece scandalizzato Paolo Mieli, la sua ambigua mansuetudine, il suo servilismo, le sue sempre piu` ridotte capacita` di analisi e critica. Sconfortante.