04 febbraio 2008

Festa e perdono

L'Italia è quel Paese in cui se un tuo caro è stato massacrato e ucciso da un criminale, meglio ancora se extracomunitario e clandestino, dopo poche ore ti ritrovi il giornalista sotto casa che ti chiede se sei disposto a perdonare. E se non lo fai sei brutto e cattivo e finisci sotto sdegno mediatico.
L'Italia è quel Paese in cui se le carceri scoppiano di detenuti, anziché costruirne di nuove (e favorire l'occupazione) si fa una legge chiamata indulto per svuotarle un po'.
L'Italia è quel Paese in cui se un giovane Rom guida ubriaco e falcia le giovani vite di quattro ragazzi innocenti viene spedito agli arresti domiciliari in un residence sull'Adriatico, naturalmente con vista mare. E magari, per combattere la noia di quelle giornate un po' vuote e un po' tutte uguali, si butta nel business e lancia una linea di abbigliamento.

L'Italia è quel Paese in cui se un gioiellere subisce una rapina a mano armata e spara per difendersi, uccidendo, anziché ricevere appoggio e comprensione ("una medaglia d'oro!" direbbe mio padre) finisce sotto processo, e poi dimenticato.
L'Italia è quel Paese in cui se vai per uccidere con un estintore in mano e invece finisci ucciso, diventi eroe nazionale e ti dedicano vie e piazze.
L'Italia è quel Paese dove politici e magistrati stanno quasi sempre dalla parte sbagliata.


di Nautilus, dal blog Ali e Radici

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'eroe con l'estintore ha anche una saletta a lui intitolata alla Camera dei Deputati!

Anni Quaranta

Anonimo ha detto...

Non posso non ricordare il libro del figlio del commissario Calabresi;questo paese non ha ancora fatto i conti con il fenomeno terrorismo e continua a vivere nell'ambiguità dello slogan né con lo Stato né con le Br.-
Giacomo