12 febbraio 2008

Il buco? Visco smentisce indignato, il suo ministro conferma

Padoa-Schioppa: «Tesoretto non c'è». E scatta la rivolta dei sindacati.

«Non c'è nessun tesoretto. L'ho detto a dicembre e da allora la situazione è solo peggiorata». Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, come dice la "Repubblica", interviene sulla questione mentre sta volando a Bruxelles all'Ecofin. Ma le sue parole non sono piaciute ai sindacati. "Non crediamo al ministro, che troppe volte ha detto una cosa e poi ce ne ha fatta trovare un'altra" ha detto il segretario della Cisl Bonanni.

da Tgfin di oggi


Meno male per Berlusconi che ci sono questi due a smontare le favole-bugie di Veltroni.
Ne vedremo delle belle se il Padoa, cittadino francese, non adotta il silenzio stampa come le squadre che escono da due anni di sconfitte consecutive

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' chiaro che in un sussulto di dignità per i suoi trascorsi di banchiere centrale,Padoa Schioppa dica come stanno le cose.-
I dolori,purtroppo,devono ancora arrivare;le previsioni più aggiornate di sviluppo del PIL parlano di un più0,7/0,9 %.-
Il documento di programmazione economica é stato costruito su una previsione di un più 1,5%.-
La trimestrale di cassa(verrà fuori prima del voto)comincerà a manifestare le discrasie tra desideri e realtà.-
Chiunque vinca secondo me non potrà diminuire le tasse ,sarà già tanto non aumentarle.-
Sempre che riescano a contenere l'ingordigia degli statali che(destra o sinistra al governo)negli ultimi hannni hanno registrato gli aumenti percentuali(ed anche assoluti per molti)più consistenti.-
Il problema,lo ripeto ancora una volta,é la distinzione tra ceti parassitari e ceti produttivi e gli attuali schieramenti politici, purtroppo ,al loro interno presentano consistenti trasversalità.-
Giascomo

Anonimo ha detto...

Giacomo pone il dito su una delle piaghe d'Italia. Destra o sinistra da quindici anni la lobby che ha incassato i benefici statali più consistenti è stata quella dei dipendenti pubblici.
E' sintomatico che ciò sia avvenuto. La politica non privilegia i ceti produttivi ma quelli parassitari. L'Italia è il paese con il più alto numero di statali e con i livelli di produttività più bassi.
Se non si affronta questo cancro con piani di sviluppo che riallochino questa mano d'opera indolente ma da utilizzare non usciremo mai dal deficit strutturale. Nel 1970 Ugo La Malfa scriveva che ogniu 100 lire di spesa 83 andavano all'apparato pubblico improduttivo. Non si usa più fare questi banali calcoli statistici perchè non è politicamente corretto ma temo che la situazione possa essere solo peggiorata
danielone

Anonimo ha detto...

A proposito di tasse. L'Estonia è un Paese che amo molto, anzi che adoro; ci sono stato tante volte, 20 o 25, non ricordo nemmeno più, e ogni volta mi sono trovato benissimo. Il prossimo giro sarà dal 31 Maggio al 3 Giugno, e questa volta spero di riportarci, dopo il 2001, il fidato amico Steve. L'Estonia fino a poco tempo fa aveva una tassazione flat al 24%, roba che in Italia ci si può scordare; non contenti, nel Paese baltico si è pensato ora di ridurla al 20%. Il Paese cresce, bene e in modo sostenibile, che è un vero gioiello. E presto, in termini relativi, quella sarà la nazione più ricca in assoluto del circolo europeo. Già oggi sono l'unico dei 27 stati membri UE senza debito pubblico, sono cioè in attivo. La Lituania, altro Paese che amo molto, si sta subito adeguando. Ieri sera ho invitato a cena una giovane musicista estone, specializzata in folk acustico e repertorio tradizionale, 21 anni e già un album all'attivo. Alla domanda "è stato difficile trovare finanziamenti per incidere il disco?" la risposta di Mari è stata: "l'Estonia investe in cultura, noi abbiamo presentato il progetto musicale e lo Stato ce l'ha finanziato integralmente in tempi rapidissimi". Capito? Ho reso bene il senso di declino che si respira qui?

Anonimo ha detto...

Se non ricordo male in economia si studia la curva di Laeff che si incarica di dimostrare che diminuendo l'incidenza della spesa pubblica sul PIL si registra generalmente una fase di sviluppo economico.-
Ora in Italia tra imposte dirette(che vediamo),imposte indirette(che non vediamo essendo incorporate nei prezzi)e sottostima del PIL di fatto chi non può sfuggire alla tassazione paga più del 50% del proprio reddito.-
Come definireste un paese simile ?
Giacomo

Anonimo ha detto...

Povero me. Non capisco più nulla. Un aziendalista come Berlusconi ... Ma dai, vuoi che non avesse capito che doveva bacchettare la "lobby" degli statali per far progredire il suo amato Paese (l'Italia intendo, non le Bermude).
Invece ha preferito altri obiettivi. Accidenti! Il Cavaliere non sbaglia mai. Avrà avuto le Sue, si Sue, buone ragioni.
W W W (lasciamo perdere cosa, tanto già lo sapete).
banzai43

Anonimo ha detto...

Con le personalizzazioni,caro Banzai,non se ne esce.-
Ribadisco il concetto : bisogna distinguere tra ceti produttivi e ceti parassitari.-
Nell'attuale momento della politica italiana reputo che un barlume di questa distinzione sia presente solo nel Popolo della libertà.-
Non é un caso,a mio modo di vedere,che la CGIL sia diventata il primo sindacato degli statali,scalzando la CISL.-
Bisogna distinguere tra chi allo Stato chiede opportunitàò e chi al medesimo Stato chiede tutele e assistenza.-
Le opportunità,la meritocrazia possono migliorare la condizione economica collettiva,le tutele,l'assistenza e lo scambio politico che ne derivano possono solo peggiorarla(come sta avvenendo ).-
O ci intendiamo che necessita un liberismo temperato(la definiscono economia sociale di mercato con il rischio di un ossimoro)oppure continueremo nella confusione.-
Quanto agli statali dai confronti internazionali sembra che quelli italiani non siano tanti(5,3% contro 5,4% in Spagna,5,5% in Germania addirittura 7,5% in Francia rispetto ai residenti)quanto piuttosto distribuiti male geograficamente e per funzioni di competenza cioé in pratica anziché essere utili al processo produttivo sono un appesantimento burocratico.-
Giacomo

Anonimo ha detto...

Evviva le scoperte.
Con sempre maggiore frequenza si ha notizia che assunzioni, al nord, di stipendiati/salariati delle pubbliche amministrazioni si trasformano molto rapidamente (circa 2 mesi) in trasferimenti al Sud.
Ergo: maestranze a sud eccedenti ed a nord carenti. Colpe? di tutti. Anche degli aziendalisti che hanno governato (senza cuore)e dei politici che, precedentemente, hanno governato (senza ideali) nell'attesa di nuovi voti.

Premio alla capacità, all'impegno, alla cultura, alla conoscenza etc. Chi direbbe di no! Eppure ... la vedete la situazione?

Quanto alla mia ironia sul Berlusca .. se lo sfottò (educato) è censurabile cosa ci stò a fare? Deve rinunciare alla mia anima? al mio credo? ai moti del mio spirito'
Non avverrà, caro Giacomo amico mio, non avverrà, amici cari.

Un futuro di speranza a Voi tutti.
banzai43